MUD 2013: nuovi modelli e istruzioni per la dichiarazione dei rifiuti

(D.P.C.M. 20/12/2012, pubblicato su GU n. 302, suppl. del 29/12/2012)

Il MUD 2013 dovrà essere presentato secondo i nuovi modelli e istruzioni definite con il DPCM 20/12/2012 entro il 30 aprile 2013.

La dichiarazione dei rifiuti speciali deve essere presentate esclusivamente via telematica alle Camere di commercio tramite il sito www.mudtelematico.

La dichiarazione Rifiuti urbani, assimilati e raccolti in convenzione va presentata esclusivamente tramite il sito www.mudcomuni.it.

Il dichiarante dovrà spedire un file, denominato mud2012.000 generato dal software Unioncamere per la compilazione del MUD o da altri software che rispettino i tracciati record stabiliti dalla legge.

Il 28 febbraio è stato pubblicato il software (http://www.ecocerved.it/).

Per spedire via telematica è necessario:

–       essere registrati al sito www.mudtelematico.it;

–       disporre di una firma digitale (Smart Card o Carta Nazionale dei Servizi o Business Key) valida al momento dell’invio.

I diritti di segreteria ammontano a 10,00 € per dichiarazione, e vanno pagati esclusivamente con carta di credito o con Telemaco Pay

Non sono più valide ai fini di legge le dichiarazioni inviate con altre modalità, quali ad esempio, supporti magnetici (NO: floppy, CD, chiavette USB, moduli cartacei diversi dal modello semplificato). Le dichiarazioni inviate erroneamente in queste modalità non saranno acquisite.

L’unica eccezione all’obbligo di invio telematico del MUD riguarda i soggetti che producono nella propria unità locale non più di 7 rifiuti e, per ogni rifiuto, utilizzano non più di 3 trasportatori e 3 destinatari finali. I produttori di rifiuti che rientrano in questa casistica possono presentare il MUD in forma cartacea tramite la compilazione della  Comunicazione Rifiuti Speciali Semplificata.

Ricordiamo i principali soggetti che non sono tenuti alla dichiarazione MUD:

–     le imprese e gli enti che producono rifiuti NON pericolosi e che abbiano un numero di dipendenti uguale o inferiore a 10;

–     le imprese che esercitano attività di demolizione o costruzione, a patto che abbiano prodotto solo rifiuti NON pericolosi;

–    le imprese che esercitano attività di commercio o di servizio, a patto che abbiano prodotto solo rifiuti NON pericolosi.

5 Marzo 2013 in Ambiente-Energia, NEWS